La lettera di sollecito di pagamento tra privati è un documento attraverso il quale una persona che riveste il ruolo di creditore, cioè colui che ha diritto a ricevere una certa somma di denaro, si rivolge al proprio debitore, cioè colui che è tenuto al pagamento di tale somma, per ricordare e richiedere l’adempimento di questa obbligazione pecuniaria. Attraverso questa comunicazione scritta, il creditore esercita una pressione formale sul debitore, affinché quest’ultimo rispetti gli accordi presi, saldando il debito entro un termine specifico che viene indicato nella lettera. L’impiego del sollecito di pagamento è un atto giuridico ben definito: serve a mettere ufficialmente in mora il debitore. Questa procedura è prevista dall’ordinamento giuridico, precisamente all’art. 1219 del codice civile italiano, e apre la strada a conseguenze legali qualora il pagamento non avvenga nei modi e nei tempi richiesti. Inviare questa lettera è un primo passo, astuto e ponderato, che il creditore adotta prima di considerare l’eventuale ricorso alle vie legali.
Scrivendo e inviando questo documento, il creditore non sta solamente esprimendo l’insoddisfazione per il ritardo o l’assenza del pagamento, ma sta allo stesso tempo attivando una serie di meccanismi che possono portare a delle ripercussioni sulla posizione del debitore. Soprattutto, si stabilisce che da quel momento il debitore sarà responsabile dei danni causati dal ritardo o dalla mancata esecuzione del pagamento e dovrà inoltre corrispondere gli interessi moratori calcolati a partire dalla notifica del sollecito. Quest’ultimo punto è di rilevante importanza, in quanto trasforma il tempo che scorre da un bene neutralmente trascurabile a un fattore economicamente oneroso per il debitore. Un altro elemento fondamentale è che l’atto del sollecito interrompe il decorrere del tempo ai fini della prescrizione del diritto di credito. In altre parole, se il creditore non agisse tempestivamente, potrebbe ritrovarsi a non poter più esercitare il proprio diritto all’incasso a causa del passare del tempo.
Come scrivere un sollecito di pagamento tra privati
Il punto di partenza è capire qual è il titolo del credito: può essere un contratto scritto (vendita, prestito, comodato con spese a carico, riparto di spese comuni), una scrittura privata di “ricognizione di debito” che fa piena prova dell’obbligazione salvo prova contraria, uno scambio di messaggi e bonifici che documentano un prestito o un prezzo da saldare, oppure una prestazione già eseguita a fronte di accordo verbale. La chiarezza del titolo orienta tutto il resto, perché il sollecito non crea il credito: lo rende esigibile in modo tracciabile e prepara, se serve, la strada al decreto ingiuntivo. L’assenza di interessi pattuiti non significa assenza di accessori: dal giorno del ritardo maturano gli interessi legali ex articolo 1224 del codice civile, a meno che le parti abbiano escluso espressamente anche gli interessi di mora; se invece avete concordato per iscritto un tasso, vale quello purché non sia usurario. Eventuali “spese di sollecito” sono pretendibili solo se davvero sostenute e documentabili o se previste dall’accordo; penali generiche e non pattuite indeboliscono la pretesa.
Un sollecito efficace è preciso nei fatti e corretto nella forma. Bisogna identificare le parti, richiamare il rapporto da cui nasce il debito, indicare con date e importi che cosa è scaduto, menzionare pagamenti parziali già ricevuti, fissare un termine breve ma realistico per l’adempimento e fornire coordinate tracciabili con una causale univoca. Se il credito discende da un prestito “tra amici o familiari”, conviene ricordare in due righe quando e come è stata erogata la somma (bonifico con causale “prestito” o consegna denaro con ricevuta), perché questo evita che il debitore provi a qualificare l’operazione come donazione. Se il debito riguarda la compravendita di un bene, è utile richiamare consegna e accettazione, così da chiudere la porta alle contestazioni sull’esistenza della prestazione. Il tono deve restare fermo e civile: lo scopo è incassare o, in subordine, mettere in sicurezza la prova, non intimidire. Quanto al canale, una e-mail può andare per un primo promemoria, ma se la scadenza è già passata è prudente usare PEC o raccomandata con avviso di ricevimento, perché la “data certa” vale come costituzione in mora ai sensi dell’articolo 1219 del codice civile e interrompe la prescrizione.
La gestione della prova è il cuore del lavoro. Prima di inviare il sollecito, conviene ordinare il fascicolo con contratto o scrittura privata, bonifici di erogazione o estratti conto, eventuali ricevute, scambi di messaggi che mostrano l’accordo su importi e termini, e ogni documento che attesti consegna o esecuzione. Se il debitore ha già scritto di “riconoscere il debito”, anche in un messaggio, quell’ammissione vale come ricognizione che rafforza il tuo an del credito e interrompe la prescrizione. Se il rapporto era senza termine, il credito diventa esigibile con la tua richiesta: nel sollecito specifica che il prestito è a vista e che considererai in mora il debitore allo spirare del termine che assegni. Se esistono difficoltà di cassa ma c’è buona fede, puoi offrire un piano di rientro breve e tracciato, chiarendo che l’omesso pagamento anche di una sola rata comporterà la decadenza dal beneficio del termine e l’immediata esigibilità del residuo, senza rinunce ai diritti maturati.
Quando il sollecito non sblocca la situazione, il passo successivo naturale è la messa in mora formale, che ribadisce l’intimazione a pagare, quantifica interessi di mora maturati e attiva tutti gli effetti interruttivi della prescrizione. Se il contratto è a prestazioni corrispettive ancora in corso (per esempio una permuta con adempimenti bilaterali), la diffida ad adempiere con un termine non inferiore a quindici giorni consente di preannunciare la risoluzione in caso di ulteriore inadempimento. Per trasformare la pretesa in titolo esecutivo si ricorre al decreto ingiuntivo: serve una prova scritta del credito e dell’inadempimento, che nei rapporti tra privati può essere la scrittura privata firmata dal debitore, l’estratto autentico delle scritture contabili se il creditore è imprenditore, i bonifici di erogazione con causale “prestito” e i messaggi che riconoscono la debenza, la ricevuta di consegna di un bene con prezzo da saldare, i solleciti inviati e non contestati. Se la prova è lineare, il giudice può concedere la provvisoria esecutività e si può passare, in mancanza di pagamento, all’esecuzione forzata. Per crediti di valore contenuto la competenza può essere del Giudice di Pace, altrimenti del Tribunale; questa scelta non cambia l’utilità del sollecito: aver scritto bene, in modo tracciabile e coerente con i documenti, accelera tutto.
Due profili spesso trascurati meritano attenzione. Il primo è la prescrizione: la regola generale è il termine decennale, ma alcuni crediti periodici (canoni, utenze, compensi ricorrenti) hanno termini più brevi, spesso quinquennali; atti come solleciti e messe in mora interrompono il decorso e lo fanno ripartire, ma non sostituiscono la tempestività. Il secondo è la privacy: nelle comunicazioni non vanno coinvolti terzi non autorizzati né divulgate informazioni sulla morosità in contesti pubblici o social; se affidi il recupero a un avvocato o a un’agenzia, formalizza l’incarico e il trattamento dei dati in modo conforme al GDPR. Anche il linguaggio conta: il confine tra fermezza e minaccia impropria è sottile, e superarlo espone a contestazioni inutili.
Esempi di solleciti di pagamento tra privati
Ecco alcuni modelli di sollecito di pagamento tra privati da utilizzare come esempio.
Modello 1 — Prestito tra privati (infruttifero o con tasso pattuito)
Oggetto: Sollecito pagamento restituzione prestito del ____________
Spett.le/Gentile ____________,
con la presente Le ricordo la scadenza del prestito da me erogato in data ____________ per € ____________, come da scrittura/ricevuta/messaggi del ____________. La restituzione, concordata per il ____________, non risulta ancora pervenuta. Le chiedo pertanto di versare € ____________ entro il ____________ tramite bonifico su IBAN ____________ intestato a ____________, indicando in causale “Restituzione prestito del ____________ – ____________”. In mancanza di tasso convenzionale, dal giorno successivo alla scadenza maturano interessi legali ex art. 1224 c.c.; eventuali costi documentati di recupero saranno aggiunti al saldo. Se avesse già provveduto, La prego di inviarmi cortese conferma/CRO a ____________.
Cordiali saluti
Indirizzo ____________ – PEC/E-mail ____________ – Tel. ____________
Modello 2 — Prezzo residuo per compravendita tra privati (bene mobile/immobile)
Oggetto: Sollecito pagamento saldo prezzo per vendita di ____________
Gentile/Spett.le ____________,
in relazione al contratto di compravendita del ____________ avente ad oggetto ____________, già consegnato il ____________, rimane da corrispondere il saldo prezzo di € ____________ con scadenza pattuita al ____________. Alla data odierna non ho ricevuto l’accredito. La invito a pagare € ____________ entro il ____________ su IBAN ____________ intestato a ____________, causale “Saldo prezzo vendita ____________ del ____________ – ____________”. In difetto, dal giorno successivo matureranno interessi legali e mi riservo ogni tutela per il recupero del credito. Per eventuali chiarimenti sono reperibile a ____________.
Distinti saluti
Indirizzo ____________ – PEC/E-mail ____________
Modello 3 — Riparto spese comuni tra privati (spese domestiche/viaggio/lavori)
Oggetto: Sollecito rimborso quota spese ____________ – periodo/evento ____________
Ciao/Gentile ____________,
come da accordi del ____________, ho anticipato le spese relative a ____________ per un totale di € ____________. La tua quota ammonta a € ____________, con scadenza concordata al ____________. Ti chiedo di rimborsare € ____________ entro il ____________ con bonifico su IBAN ____________ intestato a ____________, causale “Rimborso quota spese ____________ – ____________”. In assenza di pagamento, matureranno gli interessi legali dal giorno successivo; resto disponibile a inviarti il dettaglio dei giustificativi (ricevute/fatture) su richiesta a ____________.
Un saluto
E-mail ____________ – Tel. ____________
Modello 4 — Compenso per prestazione tra privati (lavoro occasionale/servizio)
Oggetto: Sollecito pagamento compenso per prestazione del ____________
Spett.le/Gentile ____________,
a fronte della prestazione svolta in data ____________ (descrizione: ____________), come da accordo del ____________, è dovuto il compenso di € ____________, con scadenza al ____________. Non avendo ricevuto il pagamento, La invito a versare € ____________ entro il ____________ su IBAN ____________ intestato a ____________, causale “Compenso prestazione del ____________ – ____________”. In mancanza di pattuizione diversa, dal giorno successivo maturano interessi legali ex art. 1224 c.c. Qualora occorrano ulteriori dettagli o ricevuta, resto a disposizione a ____________.
Cordiali saluti
PEC/E-mail ____________ – Tel. ____________
Modello 5 — Ultimo sollecito con messa in mora (preavviso azioni)
Oggetto: Ultimo sollecito e messa in mora per mancato pagamento – posizione ____________
Spett.le/Gentile ____________,
nonostante i precedenti solleciti del ____________ e del ____________, permane insoluto l’importo di € ____________ relativo a ____________ (prestito/compravendita/spese) con scadenza ____________. Con la presente La costituisco formalmente in mora ai sensi dell’art. 1219 c.c. e Le intimo di pagare entro e non oltre il ____________ mediante bonifico su IBAN ____________ intestato a ____________, causale “Saldo posizione ____________ – ____________”. Decorso inutilmente il termine, senza ulteriore avviso mi rivolgerò all’Autorità Giudiziaria per ottenere decreto ingiuntivo e il recupero di capitale, interessi legali e spese. Resto disponibile, entro la stessa data, a valutare un piano di rientro scritto e tracciato.
Distinti saluti
Indirizzo ____________ – PEC/E-mail ____________ – Tel. ____________
Fac Simile Lettera di Sollecito di Pagamento tra Privati Word
Di seguito è possibile scaricare il fac simile lettera di sollecito di pagamento tra privati Word.

Marcello Massa
Marcello Massa, un nome ormai sinonimo di eccellenza nel campo della comunicazione scritta, è un autore e consulente esperto riconosciuto per le sue guide innovative su come scrivere lettere e mail efficaci.