La messa in mora del datore di lavoro è un atto formale con cui il lavoratore o il suo rappresentante segnala un inadempimento contrattuale o normativo e intima il datore di lavoro a porre rimedio entro un termine determinato. Serve a documentare la richiesta di adempimento e a costituire formalmente il datore di lavoro in mora, condizione che può essere necessaria per esercitare successivamente azioni giudiziarie o amministrative, per ottenere interessi moratori, risarcimenti o per attivare procedure di tutela sindacale o ispettiva. La messa in mora non sostituisce automaticamente gli altri riti procedurali previsti dalla legge, ma rappresenta spesso un passaggio strategico utile per chiarire la posizione delle parti, definire i termini dell’eventuale regolarizzazione e conservare prove utili in caso di contenzioso.
Come scrivere una Messa in mora del datore di lavoro
Per redigere una messa in mora efficace è necessario adottare un linguaggio chiaro, preciso e circostanziato, indicando con esattezza i fatti, le ragioni giuridiche e la richiesta concreta che si intende avanzare. In primo luogo è opportuno riportare in alto luogo e data, i dati anagrafici del mittente e del destinatario, nonché l’indicazione del rapporto di lavoro per riferimento.
L’oggetto della lettera deve sintetizzare lo scopo, ad esempio “messa in mora per mancato pagamento retribuzioni” o “messa in mora per omissione versamento contributi”, in modo che il contenuto risulti immediatamente individuabile. La parte descrittiva deve ricostruire cronologicamente i fatti rilevanti, menzionando eventuali comunicazioni precedenti, scadenze contrattuali non rispettate, periodi interessati e gli importi dovuti nel caso di pretese economiche.
È fondamentale quantificare con precisione le somme richieste, se pertinenti, indicandone la natura (retribuzioni, ferie non godute, TFR, contributi), i periodi di riferimento e, quando possibile, allegare documentazione probante come cedolini paga, buste paga, estratti conto, comunicazioni scritte precedenti e qualsiasi altro elemento che supporti la pretesa.
La messa in mora deve altresì contenere una diffida ad adempiere entro un termine determinato. Il termine deve essere ragionevole e proporzionato alla natura dell’adempimento richiesto: per un pagamento economico si adottano normalmente termini brevi, mentre per la regolarizzazione documentale o interventi tecnici possono essere necessari termini più ampi. È utile indicare espressamente le modalità con cui il datore di lavoro potrà regolarizzare la posizione, ad esempio mediante bonifico con causale specifica, invio telematico di documentazione o effettuazione dei versamenti contributivi con indicazione degli estremi.
La messa in mora deve contenere anche la previsione delle conseguenze in caso di inadempimento. Occorre richiamare la facoltà del lavoratore di adire le vie giudiziarie o di segnalarlo agli enti competenti, chiedendo, se del caso, interessi legali, rivalutazione monetaria, risarcimento del danno e rimborso delle spese legali sostenute o che si renderanno necessarie. È importante mantenere un tono formale e non minaccioso, limitandosi a richiamare le opzioni legali e amministrative disponibili, così da non dare adito a contestazioni sulla correttezza dell’atto.
La scelta del mezzo di notificazione è un elemento cruciale: per avere certezza della ricezione e per produrre prova nei successivi procedimenti, la raccomandata con ricevuta di ritorno o la PEC costituiscono metodi preferibili. La PEC ha valore probatorio e consente la prova dell’invio e del contenuto; la raccomandata A/R garantisce la prova dell’avvenuta ricezione. È opportuno conservare copia integrale della comunicazione inviata, delle ricevute di invio e di qualsiasi risposta ricevuta dal datore di lavoro.
Nel caso in cui la messa in mora riguardi la sicurezza sul lavoro o omissioni contributive, è consigliabile contestualizzare la richiesta richiamando le norme di legge applicabili, come disposizioni del Codice Civile, il decreto legislativo sulla salute e sicurezza sul lavoro o le norme relative agli obblighi contributivi, senza entrare in tecnicismi eccessivi ma indicando i riferimenti utili che possano delineare la fondatezza della pretesa.
Nel caso di licenziamento ritenuto illegittimo, la messa in mora deve contenere un richiamo ai motivi di illegittimità, alla data di notifica del licenziamento e all’indicazione di quale rimedio si richiede: il reintegro o il risarcimento, con relativa quantificazione o richiesta di una proposta economica congrua. Quando si avanzano richieste risarcitorie, è opportuno spiegare i criteri di quantificazione e, ove possibile, allegare documentazione che attesti il danno subito.
Nel redigere l’atto è saggio richiedere una risposta scritta entro il termine indicato, così da poter dimostrare la mancata volontà di conciliazione. Prima di inviare la messa in mora, se possibile, è consigliabile rivolgersi a un consulente del lavoro o a un avvocato specializzato, che possono verificare la correttezza formale e sostanziale dell’atto, suggerire integrazioni e valutare l’opportunità di inviare diffide parallele ad enti di controllo o sindacali.
Infine, va ricordato che la messa in mora non è obbligatoria in tutti i casi, ma spesso costituisce un utile strumento preventivo: consente di tentare una definizione extragiudiziale della controversia, di documentare la richiesta e di preparare il terreno per eventuali azioni successive, riducendo tempi e costi del contenzioso se il datore di lavoro decide di regolarizzare la posizione.
Esempio lettera di Messa in mora del datore di lavoro
Modello 1 – Messa in mora (generico)
Oggetto: Messa in mora per inadempimento contrattuale
Spett.le _____________,
Con la presente il/la sottoscritto/a, in qualità di lavoratore/lavoratrice presso la Vostra azienda, segnala formale messa in mora per l’inadempimento relativo a: _____________.
In particolare: _____________ (descrizione dettagliata dell’inadempimento).
Alla luce di quanto sopra, Vi diffido a porre rimedio entro e non oltre _____________ giorni dal ricevimento della presente, a procedere con le seguenti azioni: _____________.
In difetto di un tempestivo adempimento, mi riservo di promuovere ogni utile azione giudiziale e/o amministrativa per la tutela dei miei diritti, con richiesta di risarcimento dei danni e rimborso delle spese legali, oltre interessi legali e convenzionali maturati.
Distinti saluti,
Firma: _____________
Modello 2 – Messa in mora per mancato pagamento retribuzioni
Oggetto: Messa in mora per mancato pagamento delle retribuzioni relative al periodo _____________
Spett.le _____________,
Con la presente, ai sensi dell’art. 1219 e ss. c.c., Vi intimo e diffido a procedere al pagamento delle retribuzioni dovute per il periodo _____________ per un importo complessivo di € _____________.
Non avendo ricevuto il pagamento entro la scadenza contrattuale del _____________, Vi invito a effettuare il versamento entro e non oltre _____________ giorni dal ricevimento della presente, indicando come causale: “Saldo retribuzioni periodo _____________ – nome lavoratore _____________”.
In caso di mancato pagamento entro il termine indicato, avvierò senza ulteriore preavviso ogni azione giudiziaria e/o sindacale opportuna per ottenere il pagamento delle somme dovute, con richiesta di interessi legali, rivalutazione monetaria e risarcimento danni, oltre al rimborso delle spese di recupero.
Distinti saluti,
Firma: _____________
Modello 3 – Messa in mora per licenziamento illegittimo (richiesta reintegro o risarcimento)
Oggetto: Messa in mora per licenziamento illegittimo notificato in data _____________
Spett.le _____________,
Con riferimento al licenziamento a me notificato in data _____________, qui contestato per le seguenti ragioni: _____________ (motivi di illegittimità, mancanza di giustificato motivo, violazioni procedurali, ecc.), Vi comunico formale messa in mora.
Vi invito a procedere, entro e non oltre _____________ giorni dal ricevimento della presente, con una delle seguenti azioni a mia scelta: 1) reintegro nel posto di lavoro con corresponsione delle retribuzioni perdute; 2) corresponsione di un congruo risarcimento pari a € _____________ oltre interessi e rivalutazione.
In assenza di una risposta risolutiva entro il termine sopra indicato, provvederò ad adire le vie giudiziarie competenti per ottenere la tutela dei miei diritti, con aggravio di spese a Vostra carico.
Distinti saluti,
Firma: _____________
Modello 4 – Messa in mora per omissione versamento contributi previdenziali e assistenziali
Oggetto: Messa in mora per omissione/irregolarità nel versamento dei contributi previdenziali per il periodo _____________
Spett.le _____________,
Con la presente Vi metto in mora in relazione alla mancata o parziale effettuazione dei versamenti contributivi previdenziali e assistenziali riguardanti il periodo _____________ a mio nome/relativi al rapporto di lavoro con cod. fiscale _____________.
Chiedo la regolarizzazione immediata della posizione contributiva e la trasmissione della documentazione comprovante l’avvenuto versamento entro e non oltre _____________ giorni dal ricevimento della presente, nonché l’indicazione degli estremi dei versamenti effettuati e delle eventuali cause dell’omissione.
Qualora la regolarizzazione non avvenga entro il termine indicato, mi riservo di interessare gli enti previdenziali competenti e di promuovere le opportune azioni legali per la tutela dei miei diritti, con addebito delle eventuali maggiorazioni e degli oneri accessori a Vostro carico.
Distinti saluti,
Firma: _____________
Modello 5 – Messa in mora per inosservanza obblighi di salute e sicurezza sul lavoro
Oggetto: Messa in mora per violazione degli obblighi in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008)
Spett.le _____________,
Con riferimento al rapporto di lavoro presso la Vostra azienda, rilevo la seguente situazione di pericolo/violazione degli obblighi di sicurezza: _____________ (descrizione dettagliata delle carenze – es. mancanza DPI, formazione insufficiente, macchinari non conformi, ambienti non a norma).
Vi diffido a provvedere immediatamente alle misure correttive necessarie, nello specifico: _____________, e a fornire entro _____________ giorni copia della documentazione attestante le verifiche e gli interventi effettuati (verbali, comunicazioni al responsabile del servizio di prevenzione, ordini di intervento, attestati di formazione, ecc.).
In difetto di tempestiva e piena regolarizzazione provvederò a segnalare la situazione agli organi di vigilanza competenti e a tutelare i miei diritti nelle sedi opportune, con richiesta di risarcimento e addebito delle responsabilità ai sensi di legge.
Distinti saluti,
Firma: _____________
Fac simile lettera di Messa in mora del datore di lavoro Word
Di seguito è disponibile il fac simile in formato Word della messa in mora del datore di lavoro, pronto per essere scaricato e personalizzato con i dati del lavoratore, del datore di lavoro e le specifiche dell’inadempimento. Il modello è pensato per permettere una compilazione agevole e per mantenere la struttura formale necessaria a costituire il datore di lavoro in mora, conservando gli elementi essenziali quali luogo e data, identificazione delle parti, descrizione dei fatti, diffida ad adempiere entro termine e indicazione delle conseguenze in caso di mancata regolarizzazione.

Marcello Massa
Marcello Massa, un nome ormai sinonimo di eccellenza nel campo della comunicazione scritta, è un autore e consulente esperto riconosciuto per le sue guide innovative su come scrivere lettere e mail efficaci.