La messa in mora per mancato pagamento del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una comunicazione formale con cui il lavoratore o il suo legale intima il datore di lavoro a effettuare il pagamento delle somme dovute in conseguenza della cessazione del rapporto di lavoro. Serve a creare un atto di diffida formale, a fissare un termine per adempiere e a documentare il tentativo di risoluzione prima di intraprendere azioni giudiziarie; inoltre la messa in mora produce effetti giuridici importanti quali la decorrenza degli interessi e la possibilità di chiedere la liquidazione di rivalutazioni e spese nel procedimento giudiziale.
Come scrivere una Messa in mora per mancato pagamento TFR
Redigere una messa in mora efficace per il mancato pagamento del TFR richiede attenzione alla forma, alla precisione dei dati e alla rappresentazione documentale del credito. Il primo elemento essenziale è l’identificazione chiara del soggetto che pone la domanda: nome e cognome, codice fiscale, eventuale recapito PEC o indirizzo per la corrispondenza e l’eventuale riferimento al rapporto di lavoro. Analogamente è fondamentale l’identificazione del destinatario, ossia la società o il datore di lavoro, con sede, partita IVA e, se conosciuto, il soggetto o l’ufficio a cui si intende indirizzare la comunicazione.
La messa in mora deve indicare con precisione la data di cessazione del rapporto di lavoro e richiamare il titolo dell’obbligazione, cioè il diritto al TFR spettante in forza della normativa e degli accordi contrattuali applicabili. Occorre poi quantificare, ove possibile, l’ammontare della somma richiesta, allegando il prospetto di calcolo o comunque spiegando i criteri che hanno portato alla determinazione dell’importo.
La quantificazione deve fare riferimento al periodo utile per il calcolo del TFR e specificare le voci comprese nel totale, in modo che il destinatario possa verificare la pretesa o contestarla su basi concrete. La comunicazione dovrebbe inoltre indicare gli interessi legali e la rivalutazione che si intendono pretendere in caso di ritardo, senza trascurare la richiesta del rimborso delle spese sostenute e la precisazione che in caso di mancato pagamento si procederà ad adire le vie giudiziarie per la tutela del credito.
È importante fissare un termine perentorio entro il quale si richiede il pagamento; tale termine deve essere ragionevole e determinato, espresso in giorni decorrenti dal ricevimento della messa in mora, e la modalità di calcolo del termine deve essere descritta in modo che non vi siano incertezze circa la scadenza.
La scelta della modalità di trasmissione è cruciale: l’invio tramite posta elettronica certificata (PEC) o raccomandata con ricevuta di ritorno è preferibile perché fornisce prova certa della ricezione e della data, mentre la consegna a mano può essere utilizzata ma richiede l’apposizione di una ricevuta. La redazione deve prevedere l’indicazione di eventuali coordinate bancarie per l’accredito e la richiesta esplicita di comunicazione dell’avvenuto pagamento al recapito indicato.
Nel caso di piani di rientro già concordati, la messa in mora deve richiamare l’accordo, indicare le scadenze non rispettate e dichiarare la revoca del piano al verificarsi dell’inadempimento, riservandosi la possibilità di chiedere l’immediata liquidazione dell’intero residuo maggiorato di interessi e spese.
La documentazione allegata alla messa in mora costituisce elemento di supporto determinante: è opportuno allegare il prospetto di calcolo del TFR, le buste paga e il documento di cessazione del rapporto di lavoro, le eventuali comunicazioni precedenti e la copia del piano di rientro se esistente. L’assenza di allegati non preclude la validità della messa in mora, ma rallenta la possibilità di un pagamento celere, poiché il destinatario potrebbe richiedere chiarimenti o verifiche.
Un’attenzione particolare va riservata alla formulazione del linguaggio: la lettera deve essere ferma ma non offensiva, con riferimento puntuale ai fatti e alle norme, riservandosi espressamente di adire le vie legali qualora il termine indicato non venga rispettato. Pur non essendo obbligatorio, l’assistenza di un professionista può essere utile per verificare la correttezza del calcolo del TFR, valutare l’opportunità di integrare la richiesta con domande accessorie e per predisporre eventuali azioni successive.
Infine, la messa in mora assume valore probatorio anche in sede giudiziaria: consente di dimostrare che il creditore ha preteso il pagamento in via stragiudiziale e che ha concesso un termine per adempiere, elementi che possono influire sulle richieste risarcitorie e sulle spese di lite. Pertanto la redazione deve essere accurata e accompagnata dalla conservazione delle prove di invio e ricezione, nonché da una chiara descrizione di eventuali tentativi conciliativi precedenti.
In presenza di situazioni complesse come procedure concorsuali, piani di ristrutturazione del debito o situazioni di insolvenza del datore di lavoro, la messa in mora resta comunque uno strumento preliminare necessario per qualificare la pretesa e avviare la tutela giudiziale o stragiudiziale nelle forme più appropriate alla fattispecie.
Esempio lettera di Messa in mora per mancato pagamento TFR
Modello 1 – Messa in mora generica per mancato pagamento del TFR
Oggetto: Messa in mora per mancato pagamento del trattamento di fine rapporto (TFR)
Con la presente, il/ la sottoscritto/a ___________ formula formale messa in mora nei confronti di ___________ per il mancato pagamento del trattamento di fine rapporto spettante a seguito della cessazione del rapporto di lavoro intervenuta in data ___________.
In particolare, risulta dovuto l’importo complessivo di ___________ a titolo di TFR, calcolato con riferimento al periodo di servizio dal ___________ al ___________ e non corrisposto nonostante le ripetute richieste verbali e scritte rese in data ___________.
Si diffida pertanto codesta spettabile azienda a provvedere al pagamento immediato della somma sopra indicata, maggiorata degli interessi legali maturati dalla data di cessazione del rapporto fino all’effettivo saldo, entro il termine perentorio di ___________ giorni dal ricevimento della presente. In difetto si darà corso senza ulteriore avviso alle opportune azioni giudiziarie per la tutela dei diritti del/ della sottoscritto/a, con domanda di liquidazione delle somme dovute, interessi, rivalutazione e spese di procedura.
Si richiede altresì l’indicazione del soggetto incaricato di provvedere al pagamento e la conferma dell’avvenuto versamento al seguente recapito/PEC: ___________.
Distinti saluti
Luogo e data: ___________
Firma: ___________
Modello 2 – Messa in mora dopo licenziamento per mancato pagamento TFR
Oggetto: Messa in mora per mancato pagamento TFR a seguito di licenziamento
Il/La sottoscritto/a ___________, già dipendente presso ___________ in qualità di ___________, con riferimento al rapporto di lavoro cessato in data ___________, segnala il mancato pagamento del trattamento di fine rapporto spettante pari a euro ___________.
Con la presente, ai sensi e per gli effetti della messa in mora, si diffida la scrivente azienda a provvedere al pagamento immediato dell’importo suindicato, salvo il calcolo degli interessi e della rivalutazione monetaria, entro e non oltre ___________ giorni dal ricevimento della presente. Si avverte che, decorso inutile il termine indicato, si procederà senza ulteriore avviso ad adire le autorità giudiziarie competenti per la tutela dei diritti, con richiesta di condanna alle spese processuali e agli oneri accessori.
Si richiede l’accredito su IBAN: ___________ o comunicazione di modalità di pagamento alternative entro il termine sopra indicato.
Distinti saluti
Luogo e data: ___________
Firma: ___________
Modello 3 – Messa in mora con intimazione ad azione legale per mancato pagamento TFR
Oggetto: Messa in mora e intimazione ad azione legale per mancato pagamento del TFR
Il/La sottoscritto/a ___________, nato/a il ___________, codice fiscale ___________, con la presente intima e mette formalmente in mora la società ___________ per il mancato pagamento del trattamento di fine rapporto spettante a seguito della cessazione del rapporto di lavoro intervenuta il ___________. L’ammontare dovuto ammonta a euro ___________, come da calcolo allegato (allegare prospetto se disponibile).
Si concede all’intimato il termine perentorio di ___________ giorni dal ricevimento della presente per effettuare il pagamento integrale della somma dovuta, maggiorata degli interessi legali e della rivalutazione, nonché per comunicare l’avvenuto versamento al seguente indirizzo PEC: ___________.
Si segnala che, trascorso inutilmente il termine sopra indicato, si provvederà senza ulteriore preavviso ad adire le vie giudiziarie per il recupero delle somme, con richiesta di liquidazione di interessi, rivalutazione, spese e compensi professionali.
Distinti saluti
Luogo e data: ___________
Firma: ___________
Modello 4 – Messa in mora con richiesta di pagamento tramite bonifico per TFR
Oggetto: Messa in mora e richiesta di pagamento tramite bonifico bancario del TFR
Il/La sottoscritto/a ___________, residente in ___________, con la presente mette in mora la ditta ___________ per il mancato pagamento del trattamento di fine rapporto, spettante a seguito della cessazione del rapporto di lavoro in data ___________. L’importo complessivo dovuto è pari a euro ___________.
Si intima il pagamento immediato mediante bonifico bancario sul seguente conto IBAN: ___________, intestato a ___________, o in alternativa tramite altra modalità concordata, da comunicare tempestivamente. Il pagamento dovrà comprendere la somma capitale, gli interessi maturati e la rivalutazione monetaria.
Si richiede conferma dell’avvenuto pagamento entro ___________ giorni dal ricevimento della presente al seguente recapito PEC o e-mail: ___________. Qualora il pagamento non venga effettuato entro il termine indicato, si procederà senza ulteriore avviso con le necessarie azioni legali per la tutela dei diritti, con addebito di spese e onorari.
Distinti saluti
Luogo e data: ___________
Firma: ___________
Modello 5 – Messa in mora in caso di mancato rispetto di piani di rientro per TFR
Oggetto: Messa in mora per inadempimento del piano di rientro e mancato pagamento del TFR
Il/La sottoscritto/a ___________, a seguito della definizione di un piano di rientro concordato in data ___________ tra le parti relativo al pagamento del trattamento di fine rapporto dovuto per la cessazione del rapporto di lavoro in data ___________, comunica che la società ___________ ha omesso di rispettare le scadenze previste, risultando ad oggi insoluta per l’importo residuo di euro ___________.
Con la presente si intima l’immediato adempimento degli obblighi residui previsti dal piano di rientro, e si diffida la parte debitrice a procedere al pagamento integrale della somma residua entro il termine perentorio di ___________ giorni dal ricevimento della presente. Si avverte che la mancata ottemperanza comporterà la revoca del piano di rientro e l’avvio delle azioni giudiziarie per il recupero dell’intero credito maggiorato di interessi, rivalutazione e spese legali.
Si richiede altresì comunicazione scritta della data e della modalità di pagamento al seguente recapito PEC: ___________.
Distinti saluti
Luogo e data: ___________
Firma: ___________
Fac simile lettera di Messa in mora per mancato pagamento TFR Word
Di seguito è disponibile il fac simile in formato Word della messa in mora per mancato pagamento del TFR, utile per scaricare e personalizzare il testo con i propri dati, i calcoli e gli allegati necessari prima dell’invio tramite PEC o raccomandata.

Marcello Massa
Marcello Massa, un nome ormai sinonimo di eccellenza nel campo della comunicazione scritta, è un autore e consulente esperto riconosciuto per le sue guide innovative su come scrivere lettere e mail efficaci.