La tredicesima è una componente della retribuzione riconosciuta dalla contrattazione collettiva e dalla prassi generale: matura di regola pro-quota ogni mese di servizio e viene corrisposta in via ordinaria nel mese di dicembre, salvo diverse scansioni previste dal CCNL applicato o da accordi aziendali. Trattandosi di retribuzione a tutti gli effetti, il mancato pagamento integra un inadempimento datoriale che legittima il lavoratore a richiedere immediatamente l’adempimento, con gli accessori di legge. In assenza di un tasso convenzionale, sul ritardo decorrono gli interessi legali; in sede giudiziale operano anche rivalutazione e interessi secondo i criteri dell’articolo 429 del codice di procedura civile, a tutela del potere d’acquisto. La tredicesima è soggetta a contribuzione e a ritenute fiscali secondo le regole ordinarie, e il datore è tenuto a rilasciare il relativo prospetto paga.
Come scrivere un sollecito di pagamento tredicesima
Per impostare correttamente il sollecito è essenziale essere puntuali nei riferimenti e scegliere un canale tracciabile. Nel testo conviene identificare il rapporto di lavoro (datore, qualifica, data di assunzione, CCNL), indicare il periodo di maturazione della tredicesima e la data in cui, secondo contratto o prassi aziendale, il pagamento sarebbe dovuto avvenire, quantificare l’importo netto e lordo richiesto oppure domandare formalmente l’invio del cedolino se non ancora consegnato, e fissare un breve termine per l’adempimento. L’invio tramite PEC o raccomandata con avviso di ricevimento fornisce data certa e opponibilità; un’e-mail ordinaria può essere usata come primo promemoria, ma è opportuno formalizzare rapidamente se il ritardo persiste. È utile precisare l’IBAN abituale, chiedere conferma dell’accredito e segnalare che, in difetto, si valuterà l’attivazione degli strumenti amministrativi o giudiziali. Se il datore ha già corrisposto una parte della tredicesima o se sono in gioco ratei per assenze non retribuite, conviene riepilogare i conteggi o proporre un confronto tecnico con l’ufficio paghe, così da prevenire contestazioni.
Qualora il sollecito non abbia esito, sono disponibili percorsi amministrativi efficaci presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro. La diffida accertativa per crediti patrimoniali consente, a seguito di verifica ispettiva, l’emissione di un provvedimento che intima al datore il pagamento delle somme accertate; se non è impugnato, quel provvedimento diventa titolo esecutivo. La conciliazione monocratica, invece, può favorire un accordo immediato di pagamento, anche con un piano di rientro breve e tracciabile. Entrambi gli strumenti hanno costi contenuti e tempi in genere rapidi, soprattutto quando il credito è documentato da buste paga, comunicazioni e conteggi chiari.
Se la situazione non si risolve, si può ricorrere al giudice del lavoro per ottenere la condanna al pagamento della tredicesima, degli accessori e delle eventuali differenze retributive correlate. La via ordinaria è il ricorso ex rito lavoro, fondato su contratto, comunicazioni obbligatorie, prospetti paga e prova del mancato pagamento. In presenza di prova scritta lineare è possibile chiedere un decreto ingiuntivo: se concesso e dichiarato provvisoriamente esecutivo, consente di procedere a pignoramento anche in pendenza di opposizione. La scelta tra le due strade dipende dall’urgenza, dalla qualità della prova e dall’atteggiamento del datore; spesso si privilegia l’ingiuntivo per crediti di tredicesima “puri” e non controversi. In tutti i casi è importante chiedere anche gli accessori di legge (rivalutazione e interessi) e le spese.
Sul piano della prescrizione, i crediti retributivi si prescrivono, in linea generale, in cinque anni. La giurisprudenza tende a far decorrere la prescrizione dalla cessazione del rapporto quando, in costanza di lavoro, il dipendente possa ragionevolmente temere ritorsioni: in termini pratici significa che è prudente agire tempestivamente, ma che un sollecito formale e una messa in mora aiutano comunque a interrompere la prescrizione e a far ripartire il termine. Conviene quindi non lasciare passare il tempo e scandire gli step con atti datati e conservati.
Nel gestire il sollecito, il lavoratore deve prestare attenzione alla prova e alla privacy. Vanno tenuti in ordine contratto, comunicazioni di assunzione, CCNL applicato, eventuali accordi su tredicesima e ratei, buste paga dei mesi interessati, eventuali mail interne che confermano date e prassi di pagamento, estratti conto che mostrano la mancata contabilizzazione. Il sollecito deve contenere solo i dati necessari all’incasso e non va diffuso a soggetti terzi non autorizzati; se ci si avvale di un sindacato, di un legale o di un consulente del lavoro, è bene formalizzare l’incarico e condividere i documenti con canali sicuri.
Quando l’inadempimento si inserisce in una crisi d’impresa, è utile valutare anche le tutele “di ultima istanza”. Se l’azienda entra in procedura concorsuale o l’esecuzione forzata risulta infruttuosa, è possibile, a determinate condizioni e con la necessaria documentazione, attivare l’intervento del Fondo di garanzia INPS per i crediti salariali più prossimi alla cessazione del rapporto e per il TFR, ricordando che il Fondo non sostituisce l’azione contro il datore ma interviene quando l’insolvenza è accertata e le vie ordinarie non sono praticabili.
Esempi di solleciti di pagamento tredicesima
Ecco alcuni modelli di sollecito di pagamento tredicesima da utilizzare come esempio.
Modello 1 — Primo sollecito bonario (collaborativo)
Oggetto: Sollecito pagamento tredicesima — anno ____________
Spett.le ____________
Alla c.a. Ufficio Paghe / HR – PEC/E-mail: ____________
Io sottoscritto/a ____________, dipendente in forza dal ____________ con qualifica ____________ e CCNL ____________, segnalo che alla data odierna non ho ricevuto la tredicesima maturata per l’anno ____________, ordinariamente esigibile in data ____________. Sulla base dei conteggi, l’importo dovuto risulta pari a € ____________ lordi (€ ____________ netti, salvo conguagli). Vi chiedo cortesemente di procedere al pagamento entro il ____________, con accredito su IBAN ____________ intestato a ____________, causale “Tredicesima anno ____________ – ____________”. Qualora l’accredito sia già stato disposto, vi prego di inviarmi cortese conferma o CRO a ____________ e di trasmettere il cedolino corrispondente. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Data ____________ – Firma ____________ – Recapiti: ____________
Modello 2 — Sollecito formale con richiamo ad accessori di legge
Oggetto: Sollecito formale pagamento tredicesima — esigibile il ____________
Spett.le ____________
PEC: ____________ | Ufficio Amministrazione del Personale
Il/La sottoscritto/a ____________ (matricola/ID ____________), in servizio dal ____________, rappresenta il mancato pagamento della tredicesima relativa all’anno ____________, esigibile secondo prassi/CCNL in data ____________. L’importo dovuto è pari a € ____________ lordi (€ ____________ netti), salvi conguagli fiscali e contributivi. Con la presente vi invito a corrispondere quanto dovuto entro e non oltre il ____________, precisando che sul ritardo maturano gli interessi legali e, in sede giudiziale, troveranno applicazione rivalutazione e interessi ai sensi dell’art. 429 c.p.c. Vi chiedo, inoltre, l’invio del cedolino paga relativo alla tredicesima. Il pagamento potrà avvenire su IBAN ____________ intestato a ____________, causale “Tredicesima ____________ – ____________”. In difetto di riscontro provvederò a tutelare i miei diritti nelle sedi competenti.
Data ____________ – Firma ____________
Modello 3 — Sollecito con richiesta di documentazione e conteggi
Oggetto: Sollecito pagamento tredicesima e richiesta cedolino — anno ____________
Spett.le ____________
Ufficio Paghe / HR – PEC/E-mail: ____________
Faccio seguito ai precedenti contatti per segnalare che la tredicesima maturata nell’anno ____________ non risulta accreditata alla data odierna, sebbene ordinariamente corrisposta entro . In base alle presenze e alle voci retributive applicate dal CCNL ________, il rateo complessivo risulta pari a € ____________ lordi (€ ____________ netti da confermare). Vi invito a effettuare il pagamento entro il ____________ e a trasmettere contestualmente: cedolino della tredicesima, prospetto di maturazione ratei __________/__/, riepilogo assenze/incidenze e conguaglio fiscale. In caso di difformità nei calcoli resto disponibile a un immediato confronto tecnico entro la medesima data. Coordinate per accredito: IBAN ____________ intestato a ____________, causale “Tredicesima anno ____________ – ____________”.
Data ____________ – Firma ____________
Modello 4 — Ultimo sollecito con preavviso Ispettorato del Lavoro
Oggetto: Ultimo sollecito pagamento tredicesima — preavviso attivazione ITL
Spett.le ____________
Alla c.a. Legale Rappresentante e Ufficio Paghe – PEC: ____________
Con la presente, a valere quale ultimo invito bonario, contesto il mancato pagamento della tredicesima relativa all’anno ____________, esigibile il ____________, per un importo pari a € ____________ lordi (€ ____________ netti). Assegno il termine perentorio del ____________ per l’integrale saldo con invio del relativo cedolino. In mancanza, presenterò istanza all’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente per l’adozione di diffida accertativa per crediti patrimoniali e/o per l’attivazione della conciliazione monocratica, riservandomi di adire l’Autorità Giudiziaria per il recupero coattivo delle somme con accessori di legge. Il pagamento dovrà avvenire su IBAN ____________ intestato a ____________, causale “Tredicesima ____________ – ____________”. Ogni comunicazione può essere inviata a ____________.
Data ____________ – Firma ____________
Modello 5 — Messa in mora con preavviso azione giudiziale/decreto ingiuntivo
Oggetto: Messa in mora per mancato pagamento tredicesima — anno ____________
Spett.le ____________
PEC: ____________
Io sottoscritto/a ____________, dipendente in forza dal ____________, vi costituisco formalmente in mora per l’omesso pagamento della tredicesima relativa all’anno ____________, esigibile il ____________, per € ____________ lordi (€ ____________ netti), oltre interessi legali e ulteriori accessori di legge. Vi intimo di corrispondere l’importo entro e non oltre il ____________, con contestuale trasmissione del cedolino paga. Decorso inutilmente il termine, senza ulteriore avviso proporrò ricorso per decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo e/o ricorso ex rito lavoro per la condanna al pagamento, con aggravio di spese e competenze. Il versamento dovrà essere disposto su IBAN ____________ intestato a ____________, causale “Tredicesima ____________ – ____________”. Contatti per riscontro: ____________.
Data ____________ – Firma ____________ – Allegati (se disponibili): sollecito del ____________, estratto conto, comunicazioni interne/HR.
Fac Simile Lettera di Sollecito di Pagamento Tredicesima Word
Di seguito è possibile scaricare il fac simile lettera di sollecito di pagamento tredicesima Word.

Marcello Massa
Marcello Massa, un nome ormai sinonimo di eccellenza nel campo della comunicazione scritta, è un autore e consulente esperto riconosciuto per le sue guide innovative su come scrivere lettere e mail efficaci.